Villa Sant'Alessandro

Kos Group ha ricevuto il Premio ottenuto grazie a Disordini Nascosti, il nostro progetto dedicato ai disturbi alimentari, che colpiscono soprattutto donne, e molto spesso minori

I Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA), conosciuti anche come disturbi del comportamento alimentare (DCA), interessano ogni fascia di età, con una grande incidenza sulla popolazione più giovane sia di sesso femminile che maschile, e sono caratterizzati da un rapporto alterato con il cibo, comportamenti alimentari selettivi e restrittivi e una percezione distorta del proprio corpo.

Villa Sant’Alessandro gode di una reputazione consolidata e nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione (come anoressia nervosa, bulimia, obesità, binge eating).

I percorsi di cura

Il trattamento dei disturbi alimentari si basa sulla definizione di un progetto riabilitativo mirato non solo al recupero psicologico/fisiologico/nutrizionale del paziente, ma anche al ripristino delle corrette abitudini alimentari.

Presso Villa Sant’Alessandro l’approccio sui DNA si basa su un metodo interdisciplinare e integrato. Per questo, vengono coinvolti diversi specialisti, come il medico specializzato in scienze dell’alimentazione, lo psichiatra, il biologo nutrizionista, lo psicologo psicoterapeuta, il fisioterapista e il tecnico della riabilitazione psichiatrica, oltre ad avvalersi della consulenza di vari specialisti (il neuropsichiatra infantile, neurologo, l’endocrinologo, l’immunologo o la specialista di relazioni sociali).

I percorsi di cura a disposizione dei pazienti sono distinti in base alla modalità di valutazione iniziale.

In regime convenzionato con il SSN

In ambito residenziale

Il trattamento è destinato ai pazienti affetti da anoressia nervosa, bulimia nervosa, BED (binge eating disorder), obesità e altri disturbi atipici dell'alimentazione. L'inserimento nel modulo residenziale si rende indispensabile quando si determinano le condizioni di:

• gravità del quadro clinico internistico e/o psicologico, tale da richiedere lo svolgimento del programma di trattamento in un ambiente protetto;
• inefficacia del programma ambulatoriale;
• condizioni familiari e/o di contesto non adeguate alla gestione del paziente a casa.

L’accesso avviene solo tramite invio da Asl/CSM. Al momento del ricovero in struttura viene effettuata una valutazione diagnostica che terrà conto del Piano di Trattamento Individuale (PTI) redatto dalla ASL/CSM inviante, e inserita nel Progetto Terapeutico Riabilitativo Personalizzato (PTRP).

La durata orientativa del trattamento è di 3 mesi, prolungabile di volta in volta e fino ad un massimo di 12 mesi per i casi più gravi, sulla base della valutazione clinica e di concerto con l’ambulatorio inviante, che autorizza anche le eventuali prosecuzioni ritenute necessarie.

In regime privato: il ricovero può avvenire tramite richiesta di un medico o per contatto diretto dell’interessata/o. Tempi e modalità di ricovero saranno valutati dall’equipe del reparto DNA della struttura con il paziente e/o i familiari.

In ambito ambulatoriale (non convenzionato)

I disturbi dell'alimentazione sono patologie complesse che richiedono un approccio integrato e interdisciplinare. La diagnosi precoce è fondamentale per migliorare le prospettive di trattamento e recupero.