Cognitive Remediation Therapy
Psicoterapia e psichiatria
Il trattamento
La Cognitive Remediation Therapy è una metodica utile per affrontare i deficit cognitivi e aumentare la flessibilità mentale.
L’obiettivo principale dell’intervento clinico è diminuire la rigidità del pensiero modificandolo, migliorare le funzioni attentive e i processi inibitori legati a comportamenti impulsivi.
La Cognitive Remediation Therapy nasce come approccio riabilitativo delle patologie neurologiche traumatiche e degenerative, ma da anni trova impiego anche nelle patologie psichiatriche e, in particolare, nei disturbi dell'alimentazione, come nel trattamento dell’anoressia nervosa.
Le evidenze scientifiche dimostrano che gli interventi di rimedio cognitivo possono migliorare in modo significativo le funzioni cognitive deficitarie di un individuo, con effetti positivi anche sul suo funzionamento. Nel Cognitive Remediation Experts Workshop dell’aprile 2011, è stato sottolineato come le tecniche di rimedio cognitivo, basate su un training comportamentale, siano efficaci nel potenziare processi cognitivi (memoria, attenzione, funzioni esecutive, social cognition e metacognizione). L’obiettivo finale è garantire la persistenza dei risultati e la loro generalizzazione (Wykes e Spaulding, 2011).
Nella schizofrenia, le ricerche hanno introdotto un nuovo punto di vista sulle disfunzioni cognitive, ipotizzando che queste rappresentino una caratteristica centrale e persistente della malattia, nonché uno dei sintomi più importanti in relazione alla menomazione del funzionamento psicosociale e alle disabilità che ne derivano (Gold et al., 2002).
Nei disturbi dell’umore, quali depressione (Elgamal et al., 2007) e disturbo bipolare (Choi et al., 2005), gli interventi di Cognitive Remediation hanno migliorato il dominio cognitivo e quello sociale-occupazionale; mentre nell’anoressia nervosa, la flessibilità mentale e le funzioni esecutive risultano migliorati dopo interventi di riabilitazione cognitiva (Tchanturia et al., 2007).