













Ospedale San Pancrazio
Cliniche psichiatriche - Centri di riabilitazione • Via Damiano Chiesa 2 - 38062 Arco di Trento TN Indicazioni
La struttura
L’Ospedale San Pancrazio si è affermato negli anni come importante punto di riferimento per la riabilitazione di pazienti con problematiche cardiologiche, motorie e neuro-motorie, urologiche e legate alla sfera delle dipendenze da alcol e altre sostanze da abuso e problemi comportamentali.
Sulla base delle evidenze scientifiche, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito la riabilitazione cardiologica come processo multifattoriale, attivo e dinamico che ha il fine di favorire la stabilità clinica, ridurre le disabilità conseguenti alla malattia e supportare al mantenimento e alla ripresa di un ruolo attivo nella società con l’obiettivo di ridurre il rischio di successivi eventi cardiovascolari, di migliorare la qualità della vita e di incidere complessivamente in modo positivo sulla sopravvivenza.
Chi riabilitiamo
I ricoveri vengono programmati nel rispetto delle linee guida adottate dalla struttura che prevedono:
- ricoveri in prima fase riabilitativa: pazienti provenienti dalla Cardiochirurgia o dalla Chirurgia Vascolare dopo ogni intervento cardiovascolare maggiore, mentre per quelli provenienti dalle cardiologie o dai reparti internistici è indicato per i soggetti con necessità di stabilizzazione dopo Sindrome Acuta o Scompenso Emodinamico
- ricoveri in seconda fase riabilitativa: prescritti da medici specialisti cardiologi o cardiochirurghi operanti nelle strutture dell'A.P.S.S. e devono riguardare pazienti che in funzione delle considerazioni cliniche, logistiche e delle compliance individuali, non possono essere trattati con modalità alternative al ricovero ordinario.
In che modo riabilitiamo
Lo svolgimento del programma riabilitativo presso il Centro per la Riabilitazione delle malattie Cardio-Vascolari dell'Ospedale S. Pancrazio ha come componenti fondamentali:
- la valutazione funzionale
- l'attività fisica ed il successivo allenamento programmato
- il superamento del disagio psicologico causato dalla malattia
- l'educazione sanitaria finalizzata alla correzione dei fattori di rischio
e si articola in due fasi successive così caratterizzate:
- Prima fase: dopo il verificarsi di un evento acuto che abbia coinvolto il cuore (crisi di angina; infarto miocardico; angioplastica coronarica; intervento di by-pass aorto-coronarico o di sostituzione valvolare, ecc.) con ricovero nei Reparti di Cardiologia o di Cardiochirurgia, ad un intervallo variabile da quattro a otto giorni, il paziente entra nel nostro Centro: si procede quindi alla mobilizzazione progressiva (deambulazione in piano, poi in giardino ed infine la salita delle scale) per un periodo di 7-15 giorni, ai quali seguono 15-20 giorni di permanenza a casa.
- Seconda fase: comprendente da un lato la valutazione funzionale ed il successivo periodo di allenamento fisico programmato e dall'altro il trattamento psicologico di sostegno ed il programma di educazione sanitaria, per un periodo complessivo di 2-3 settimane.
Il rientro del paziente nel Centro: la seconda fase
Gli obiettivi di questa fase sono:
- dal punto di vista strettamente medico la documentazione della verosimile stabilizzazione della situazione cardio-circolatoria che consente o l'acquisizione di tutti gli elementi per approntare il programma di allenamento fisico oppure l'individuazione delle situazioni a più alto rischio che richiedono un ulteriore approfondimento diagnostico
- dal punto di vista psicologico la verifica della stabilizzazione del vissuto di malattia e del livello di compliance terapeutica, che sono elementi indispensabili per approntare il programma di modificazione dei comportamenti a rischio e di riadattamento socio-lavorativo e familiare
Nei primi due o tre giorni il paziente viene sottoposto alla valutazione funzionale che comprende:
- la visita medica
- gli esami emato-chimici
- il test al cicloergometro
- eventualmente l'ECG dinamico e l'ecocardiogramma
In presenza del buon esito di tale valutazione il paziente viene inserito nel programma di riabilitazione vero e proprio che comprende:
- l'attività fisica in palestra (sedute di ginnastica a corpo libero di mattina e cyclette al pomeriggio)
- il podismo su percorsi standardizzati sotto controllo radio-telemetrico
- educazione sanitaria svolta, oltre che negli incontri di gruppo sopra citati, in incontri settimanali con la presenza del medico
- esercizi di rilassamento secondo la tecnica del training autogeno
Sono stati codificati tre distinti programmi di training fisico da applicare in base al tipo di cardiopatia, alla struttura fisica, all'età, al sesso del paziente, alla capacità lavorativa espressa nella prova da sforzo.
Tutti comprendono un breve periodo di podismo su un percorso standardizzato, sotto controllo radio-telemetrico. Poi c'è il programma comprendente un insieme di esercizi di ginnastica a corpo libero di tipo pesante (gruppo A), un secondo caratterizzato da esercizi di ginnastica più leggeri (gruppo B) ed infine un terzo programma comprendente la sola cyclette (gruppo C). Ciascuna seduta di ginnastica dura circa un'ora e viene svolta al mattino. Nelle ore pomeridiane invece si svolgono le sedute di cyclette della durata di circa 25 min., anch'esse con carico di lavoro variabile. Il programma si protrae per due o tre settimane.
Gli incontri settimanali di educazione sanitaria (aperti anche ai familiari) sono condotti dai medici e dallo psicologo (a seconda del tema trattato). Sono finalizzati all' approfondimento della conoscenza delle malattie cardiovascolari e dei singoli fattori di rischio e quindi all'apprendimento delle strategie più idonee per ottenerne la correzione, nell'ottica di fornire ai pazienti tutti gli strumenti per attuare la prevenzione nel suo complesso. Risulta sempre più evidente l'importanza che il "rischio cardiovascolare globale" riveste nel modificare la qualità della vita di ciascuno di noi.
Gli esercizi di rilassamento vengono svolti al pomeriggio secondo la tecnica del training autogeno di SCHULTZ, con la presenza dello psicologo: sono previsti gruppi di massimo 8 persone; ciascuna seduta dura circa 25 minuti. Nell'arco del ciclo riabilitativo ogni paziente partecipa a 6-8 sedute. Tali esercizi sono finalizzati al raggiungimento di un rapporto più sereno col proprio corpo ed un livello ottimale di benessere psico-fisico. Se ne consiglia la prosecuzione anche a casa.
Durante tutto l'arco della degenza ciascun paziente viene periodicamente visitato dal medico, pur in assenza di problemi di rilievo: ciò al fine di verificare gli effetti del training fisico (con possibilità di ulteriore personalizzazione) e dell'adattamento globale (in primo luogo la compliance del paziente).
Alla fine del programma si ripete la valutazione con test al cicloergometro allo scopo di verificare i benefici ottenuti con l'allenamento fisico.
Risorse
Contatti
Tel. 0464 586315
Fax 0464 586317
email: riabilitazionecardiologica.sanpancrazio@kosgroup.com
Equipe
Medico responsabile: Giovanni Cioffi
Medici: Gian Rocco Graniero, Diego Alejandro Moratorio, Elisa Andrenacci
Psicologa: Flavia Girardi
Coord. Servizio infermieristico: Agnese Franchi
Coordinatrice Fisioterapisti: Anila Muca
Chi riabilitiamo
ll programma è rivolto a persone con problemi di dipendenze.
I criteri di accoglimento sono i seguenti:
- esclusione di psico-patologie rilevanti e/o acute
- dipendenza da alcol e altre sostanze (cocaina, eroina a altre sostanze da abuso)
- dipendenze comportamentali (es. gioco problematico)
- esclusione di gravi deficit cognitivi
- assenza di comportamenti pericolosi, per sé e/o per gli altri
I pazienti vengono accettati previa valutazione di una relazione inviata dai Servizi Territoriali o dal Medico curante. In alternativa, il ricovero viene fatto precedere da un colloquio di valutazione.
In che modo riabilitiamo
Il programma riabilitativo ha una durata media di tre settimane. La degenza può tuttavia variare per particolari necessità.
Per il colloquio di accoglienza è opportuno che i pazienti si presentino accompagnati da familiari o persone significative, che saranno necessariamente coinvolti durante il percorso riabilitativo. La partecipazione dei familiari è infatti considerata parte integrante ed indispensabile della terapia.
Le attività proposte, secondo il metodo di intervento medico-psico-sociale, sono: incontri di informazione sanitaria, sostegno psicologico, intervento sociale, incontri comunitari con i familiari (alcuni dei quali aperti anche ad operatori e membri di gruppi di auto-mutuo-aiuto), training autogeno, attività creativa, attività corporea, attività occupazionale rivolta alla rivalutazione delle risorse individuali.
Durante la degenza è prevista la frequenza, all'interno dell'Ospedale, di gruppi di auto-mutuo-aiuto (Club per alcolisti in trattamento e Alcolisti Anonimi).
Per quanto riguarda l'intervento medico, dopo la raccolta dell'anamnesi e l'effettuazione di un esame obiettivo generale, vengono prescritti, secondo necessità, esami laboratoristici e strumentali, diete specifiche e trattamenti FKT.
Viene valutata la presenza di una eventuale sindrome astinenziale, prescrivendo una specifica farmacoterapia disintossicante. Lo scopo è quello di evitare i rischi connessi alla sindrome astinenziale, e permettere un più veloce inizio del programma riabilitativo.
In seguito si attua un attento monitoraggio della situazione organica, per l'intera durata della degenza, sia dal punto di vista laboratoristico che strumentale.
Viene, inoltre, proposta una farmacoterapia avversivante o anti-craving.
Il medico dedica, inoltre, degli incontri a carattere più strettamente sanitario: informazione sulle patologie alcol-correlate, sulle fasi cliniche dell'astinenza e sulle terapie utilizzabili per raggiungerla e consolidarla, sul meccanismo della dipendenza, sulla possibile insorgenza di comportamenti sostitutivi (ad esempio, tabagismo, fame nervosa, ...).
Al termine della degenza, il medico effettua una dettagliata relazione circa la condizione organica rilevata, eventuali aspetti alcologici, psicopatologici e sociali, indicazioni per la prosecuzione del percorso riabilitativo sul territorio.
L'attività dello psicologo si rivolge al marcato disadattamento creatosi nell'individuo e nel suo rapporto con l'ambiente di vita. L'intervento psicologico offerto coinvolge, pertanto, sia il paziente alcolista sia i suoi familiari, nella consapevolezza di una comune sofferenza.
E' previsto un primo colloquio di accoglienza con il paziente e almeno un familiare, funzionale all'assessment e ad un primo bilancio delle relazioni familiari.
Seguono dei gruppi-terapia, orientati all'approfondimento degli aspetti motivazionali, al rinforzo della consapevolezza rispetto alle aree problematiche individuali, all'aumento delle competenze del paziente in termini di automonitoraggio, autoefficacia e fronteggiamento dei problemi.
Lo psicologo conduce un gruppo-famiglia di presentazione di specifici aspetti psicologici disadattivi, che riguardano il funzionamento individuale e relazionale dell'alcolista e dei suoi familiari. Attraverso il confronto, si cerca di stimolare la consapevolezza rispetto ai propri comportamenti disfunzionali, riformulare i problemi e individuare le strategie utili al cambiamento.
Vengono svolte alcune sedute di "tecnica di rilassamento" (training autogeno).
L'intervento sociale viene strutturato in diverse fasi:
- colloqui di accoglienza, con il paziente e i famigliari, per individuare le caratteristiche e le dimensioni degli aspetti più propriamente sociali della situazione del paziente
- gruppi informativi-educativi su specifici temi a carattere sociale (alcol e famiglia, alcol e lavoro, alcol e carcere, alcol e giovani, alcol e guida, legge quadro sull'alcol, gruppi di auto-mutuo-aiuto, ...)
- contatti con i Servizi Specialistici Territoriali orientati ad approntare un progetto di prosecuzione del trattamento nella fase post-dimissione
- segretariato sociale
L'efficacia del trattamento è sostanzialmente condizionata dal livello motivazionale del paziente, dalla sua collaborazione e dalla partecipazione attiva dei familiari al programma terapeutico.
Al termine della degenza il paziente viene inviato ai Servizi Territoriali competenti per la prosecuzione del trattamento riabilitativo.
Contatti
Tel. 0464 586342
Fax 0464 586298
email: riabilitazionealcologica.sanpancrazio@kosgroup.com
Equipe
Responsabile medico: Laura Liberto
Medici: Blerina Vallaj
Psicologi: Flavia Girardi, Stefano Parisi
Assistente sociale: Eugenia Mazzola
Coordinatrice degli infermieri: Enza Colla
Coordinatrice dei fisioterapisti: Anila Muca
Chi riabilitiamo
L'attività del settore di Riabilitazione Motoria è rivolta al recupero di capacità funzionali motorie o neuro-motorie recentemente ridotte o perdute per malattia o traumatismi ed al mantenimento e recupero di funzioni che vanno indebolendosi nel corso di malattie croniche, segnatamente di tipo ortopedico-traumatologico, reumatologico, neurologico, geriatrico.
Particolare esperienza è stata acquisita per pazienti con recenti interventi di tipo ricostruttivo e di sostituzione articolare protesica susseguente sia a danni traumatologici, sia a postumi di patologia degenerativa (artrosi), sia a patologia infiammatoria articolare.
I ricoveri ordinari nel servizio di Riabilitazione Motoria, di pazienti a carico del Servizio Sanitario Provinciale, sono programmati secondo il seguente ordine di priorità:
- pazienti in fase post-operatoria per protesi d'anca o di ginocchio, trasferiti da reparti ortopedici
- pazienti con fratture di femore (chirurgiche o mediche), trasferiti da reparti ortopedici
- pazienti emiplegici stabilizzati a rischio di peggioramento delle capacità motorio-funzionali, su prescrizione da parte dei medici specialisti (fisiatra o neurologo) operanti nelle strutture dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari,qualora non sussistano alternative al ricovero ordinario
- pazienti affetti da altre forme patologiche disabilitanti di tipo cronico, rispetto alle quali sussistano indicazioni di documentata efficacia e necessità all'intervento riabilitativo che non possa essere erogato con modalità alternative al ricovero ospedaliero ordinario, su prescrizione da parte di medici specialisti operanti nelle strutture dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari.
Gli stessi criteri di appropriatezza per l'ammissione al ricovero riabilitativo sono richiesti anche per i pazienti non residenti in Provincia di Trento, e a carico del Servizio Sanitario Nazionale, per i quali è però sufficiente la richiesta di ricovero effettuata dal Medico di base.
In che modo riabilitiamo
Il protocollo operativo del servizio prevede, previa valutazione, l'inizio delle cure fisioterapiche e del trattamento rieducativo, con successive periodiche revisioni del programma terapeutico rivolto al recupero funzionale e della massima autonomia del paziente, secondo un programma riabilitativo individuale.
La rieducazione è integrata con un programma di educazione alle misure di risparmio articolare ed all'uso degli ausili che possono compensare nella vita quotidiana le eventuali limitazioni funzionali temporanee o residue non ulteriormente migliorabili alla fine dell'intervento riabilitativo.
Le aree di fisioterapia comprendono una palestra polivalente tradizionale ed altre aree dotate di tutte le attrezzature necessarie, ivi compresi presidi per le terapie fisiche e la massoterapia.
Le attività di rieducazione non terminano in palestra: il personale di reparto viene di volta in volta istruito sulle modalità di assistenza al singolo paziente, per consentirgli di utilizzare quanto appreso in palestra ed aiutarlo al raggiungimento della migliore autonomia personale.
I trattamenti riabilitativi erogati concernono:
- la chinesiterapia e la rieducazione articolare (per gli esiti di traumatismi, interventi chirurgici osteo-articolari, artropatie infiammatorie e degenerative, ecc.)
- la rieducazione neuro-motoria (per le patologie neurologiche medio-lievi sia da danno centrale che periferico)
- la rieducazione alla deambulazione (dopo interventi di artroprotesi o altre patologie ortopediche, allettamento ecc.)
- l'ergoterapia e l'educazione all'uso degli ausili per la vita quotidiana
- le varie forme di massoterapia ed il linfodrenaggio
- la terapia strumentale - elettroterapia sia analgesica che di stimolazione, infrarossi, paraffinoterapia, ultrasuonoterapia
- training deambulatorio con solo supervisione del terapista nel parco annesso all'Ospedale (il cui percorso può prevedere salite e discese e/o altri ostacoli che il paziente può incontrare a domicilio)
Contatti
Tel. 0464 586334
Fax 0464 586298
email: riabilitazionemotoria.sanpancrazio@kosgroup.com
Equipe
Medico Responsabile: Simona Farina
Medici: Idalmis Arronte Diego, Olta Veliaj, Roberto Petrilli, Larentis Arianna
Coordinatrice Servizio infermieristico: Rosmarie Obrist
Coordinatrice Fisioterapisti: Anila Muca
Chi riabilitiamo
Il servizio di riabilitazione urologica in degenza è indirizzato ai pazienti post-chirurgici nel periodo immediatamente successivo all'intervento, sia esso urologico-proctologico (interventi sul rene, sulle vie urinarie; chirurgia urologica maggiore; interventi contro l'incontinenza o a livello anale) che ginecologico.La riabilitazione perineale costituisce un riconosciuto approccio a molteplici disfunzioni uro-ginecologiche, sia a scopo preventivo (nei confronti dell'incontinenza uro-fecale e dell'alterata statica pelvica) che terapeutico (nei confronti dell'insufficienza perineale).
Trova indicazione in campo urologico , ginecologico, proctologico , sessuologico.
La riabilitazione del pavimento pelvicoè indicata nelle seguenti problematiche:
- turbe della statica pelvica (prolasso genitale) - con l'obiettivo di rinforzare il sistema di sostegno migliorando la sintomatologia correlata al prolasso,
- incontinenza urinaria da sforzo - con l'obiettivo di contrastare le fughe di urina automatizzando l'attività perineale,
- incontinenza urinaria da urgenza - con l'obiettivo di utilizzare la contrazione perineale per inibire lo stimolo impellente e l'urgenza,
- incontinenza fecale ed ipotonia anale,
- incontinenza urinaria maschile dopo interventi chirurgici - con l'obiettivo di supplire mediante il perineo all'eventuale lesione dello sfintere,
- in preparazione e dopo interventi di chirurgia pelvica per garantire un sistema di sostegno tonificato e mantenere nel tempo i risultati della correzione chirurgica,
- ritenzione urinaria - con l'obiettivo di ottenere svuotamenti vescicale,
- alcune problematiche sessuali - con l'obiettivo di porre le basi fisiologiche per una buona sensibilità vaginale, con positiva ripercussione sulla qualità di vita sessuale,
- post-partum con l'obiettivo di ripristinare una meccanica perineale funzionale e preventiva.
In che modo riabilitiamo
La riabilitazione prevede un monitoraggio clinico di base e di alcuni parametri specifici , quali per esempio la completa guarigione chirurgica, il funzionamento del catetere uretrale, dei cateterini ureterali e delle stomie, la metodica del cateterismo intermittente, ecc. Nel contempo il paziente viene istruito ed educato a gestire una eventuale nuova situazione clinica, quale le uretero-cutaneostomie o le ileo-cutaneostomie , compreso il cambio autonomo di sacche e placche.In ambito ginecologico ed in alcuni casi urologici (vedi incontinenza post-chirurgica nell'uomo) viene programmata una riabilitazione specifica in riferimento ad esiti di incontinenza od ipotonia muscolare (cfr. pavimento pelvico).Le tecniche rieducative occupano un ruolo importante nell'ambito dell'arsenale terapeutico conservativo uro-ginecologico e colon-proctologico. Sono consigliabili a pazienti collaboranti e motivati per l'assenza di effetti collaterali, per i buoni risultati che si possono ottenere e perchè non compromettono un'eventuale opzione chirurgica. Si apprendono in ambiente ospedaliero e poi proseguono a domicilio, con follow-up a distanza.
Il trattamento riabilitativo del pavimento pelvico contempla l'esercizio muscolare (chinesiterapia) e altre tecniche di supporto:
- BFB (bio-feedback muscolare),
- SEF (stimolazione elettrica funzionale),
- tecniche comportamentali.
Contatti
Tel. 0464 586342
Fax 0464 586298
email: riabilitazioneurologica.sanpancrazio@kosgroup.com
Equipe
Medici: Laura Liberto
Coordinatrice dei fisioterapisti: Anila Muca
Coordinatrice degli infermieri: Enza Colla
Presso l’ospedale, la riabilitazione si svolge in contesti con diversa organizzazione delle attività in funzione dell’intensità richiesta dall’intervento riabilitativo o assistenziale e sono previste diverse tipologie di percorsi:
riabilitazione intensiva in regime di ricovero ordinario in fase post acuta: i pazienti provengono prevalentemente dai reparti per acuti delle strutture sanitarie provinciali ed extra-provinciali per proseguire le cure mediche necessarie e intraprendere precocemente il percorso riabilitativo
riabilitazione intensiva in regime ordinario: per pazienti provenienti dal proprio domicilio
ambulatori: per pazienti ambulatoriali in accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e Provinciale, l’ospedale fornisce prestazioni riabilitative per la riabilitazione del pavimento pelvico e diagnostico-terapeutiche in un ambulatorio specialistico di endocrinologia
La struttura effettua attività ambulatoriale, in regime privato o in convenzione:
Ambulatorio riabilitazione alcologica
Angiologia
Cardiologia
Chirurgia generale
Endocrinologia
Fisiatria
Fisioterapia
Gastroenterologia e dietologia
Logopedia
Neurologia
Neuropsicologia
Oculistica
Ortopedia
Urologia
Aree di intervento
L’Ospedale San Pancrazio ha sviluppato percorsi in regime di degenza e ambulatoriali rivolti a persone con problemi di dipendenza da alcol e/o altre sostanze da abuso e problemi comporamentali.
A pazienti che hanno subito un intervento cardiovascolare, dopo sindrome coronaria acuta o che presentano scompenso cardiocircolatorio sono dedicati percorsi di riabilitazione cardiologica e delle malattie cardio-vascolari.
Per il recupero di capacità funzionali motorie o neuro-motorie recentemente ridotte o perdute per malattia o traumatismi e per il mantenimento e recupero di funzioni che vanno indebolendosi nel corso di malattie croniche, segnatamente di tipo ortopedico-traumatologico, reumatologico, neurologico, geriatrico sono attivati interventi di riabilitazione ortopedica e neuro-motoria.
La riabilitazione urologica e del pavimento pelvico è rivolta a persone con problematiche di incontinenza, stipsi, prolassi. È consigliata prima e/o dopo interventi chirurgici di tipo urologico, ginecologico, proctologico.
Documenti informativi
Come accedere


Come raggiungerci
Da Trento, prendere la SS45bis in direzione Riva del Garda. Seguire le indicazioni per Arco e proseguire su Via Damiano Chiesa fino al numero 2. Parcheggio disponibile nelle vicinanze.
Da Trento, prendere il bus o il treno verso Arco e scendere alla fermata più vicina. Proseguire a piedi per circa 5 minuti fino a Via Damiano Chiesa 2