Apri menu
Chiudi menu

Trattamenti Avanzati e Stimolazione Cerebrale Profonda

Riabilitazione

Il trattamento

Terapie infusionali con apomorfina, levodopa intraduodenale e nuove tecniche neurochirurgiche

Alcuni pazienti con malattia di Parkinson possono presentare fluttuazioni motorie e movimenti involontari (discinesie) refrattari alle strategie terapeutiche convenzionali. In questi casi, vengono proposti trattamenti avanzati, come l'infusione con apomorfina e levodopa intraduodenale (Terapie infusionali) e la stimolazione cerebrale profonda (DBS).

Terapie infusionali

Le terapie infusionali sono trattamenti che possono essere somministrati in modalità continua durante tutta la giornata, attraverso dispositivi di infusione portatili che consentono di controllare i sintomi e mantenere stabili le concentrazioni di farmaco nel sangue. I farmaci che possono essere somministrati in modalità continua sono apomorfina e levodopa.L'apomorfina viene somministrata per via sottocutanea, attraverso un ago molto sottile che viene inserito nel tessuto sottocutaneo dell’addome. Prima di intraprendere il trattamento con apomorfina, vengono vagliati attentamente i criteri di selezione e di esclusione per questo trattamento. In particolare, si verifica la presenza e la severità di fluttuazioni motorie e discinesie, che costituiscono la principale indicazione al trattamento. Inoltre, deve essere esaminata la presenza delle condizioni che potrebbero peggiorare con il trattamento, come disturbi psichiatrici (allucinazioni e disturbi comportamentali), ipotensione ortostatica, aritmie, sonnolenza diurna.La levodopa, in formulazione gel,invece, può essere somministrata per via intraduodenale, attraverso una gastrostomia percutanea (PEG). Si tratta di un collegamento artificiale che viene eseguito tra lo stomaco e la parete dell'addome, nel quale viene inserito un sistema di cateteri (PEG/PEJ) che conducono il farmaco erogato dall'infusore alla parte iniziale dell'intestino (duodeno), dove viene assorbito in maniera graduale. Il posizionamento della PEG viene eseguito dallo specialista gastroenterologo e richiede un piccolo taglio chirurgico, con anestesia locale e farmaci sedativi. Per valutare l'indicazione del trattamento, si analizza la presenza e la severità delle fluttuazioni motorie e delle discinesie, e si esclude, attraverso valutazione EMG, la presenza di neuropatia, che potrebbe peggiorare con la terapia e richiedere una particolare attenzione nel monitoraggio del trattamento.

Stimolazione cerebrale profonda (D.B.S.)

La stimolazione cerebrale profonda (Deep Brain Stimulation o D.B.S.) è una tecnica chirurgica capace di attenuare i sintomi della malattia di Parkinson e le complicanze indotte dalla terapia farmacologica. Questa tecnica di neurochirurgia funzionale è in grado di modulare l'attività dei circuiti cerebrali implicati in questa condizione, grazie a dei microelettrodi impiantati in strutture profonde del cervello collegati ad un neurostimolatore.L'efficacia della stimolazione cerebrale profonda è stata recentemente confermata da diversi studi eseguiti secondo i principi della medicina basata sull'evidenza. Oltre ad alleviare la sintomatologia motoria, la stimolazione cerebrale profonda produce un miglioramento della qualità di vita del paziente e consente una semplificazione e riduzione della terapia farmacologica. Trattandosi di un intervento neurochirurgico, bisogna ponderare attentamente i possibili rischi della procedura.

Le nostre strutture a cui rivolgersi