Guidare dopo ictus o GCA: percorso riabilitativo per tornare al volante
Recuperare la possibilità di guidare dopo un ictus o una grave cerebrolesione non è solo una questione di mobilità, ma un traguardo fondamentale per ritrovare indipendenza, sicurezza e qualità della vita. Al Centro Cardinal Ferrari KOS di Fontanellato, un nuovo simulatore di guida consente di valutare le capacità residue del paziente e, allo stesso tempo, di svolgere un training personalizzato in ambienti di guida protetti e privi di rischi. Il simulatore è dotato di tutti gli adattamenti presenti sul mercato, permettendo così alla persona di esercitarsi con le stesse tecnologie che troverà poi nella propria auto.
Presa in carico multidisciplinare
Il Centro Cardinal Ferrari, polo d’eccellenza nella riabilitazione neuromotoria, ha attivato un programma specifico per il ritorno alla guida, rivolto a persone colpite da gravi cerebrolesioni acquisite. Il percorso coinvolge una équipe multidisciplinare composta da medici fisiatri, fisioterapisti, psicologi, tecnici ortopedici e istruttori specializzati. Il caregiver viene coinvolto attivamente, diventando parte integrante della presa in carico.
Personalizzazione e tecnologie per la riabilitazione
Elemento chiave del programma è l’utilizzo di un simulatore di guida con realtà virtuale. Rispetto ai modelli tradizionali a scopo valutativo, questo strumento permette anche un vero e proprio allenamento riabilitativo, attraverso esercizi a complessità crescente, progettati per stimolare attenzione, riflessi e coordinazione in situazioni di guida realistica.
In parallelo, vengono utilizzati il Retimax, una tecnologia che stimola la corteccia occipitale per migliorare le funzioni visive (spesso compromesse dopo un trauma neurologico) e, per la parte neuropsicologica, il Cogniplus, che cerca di aumentare le competenze cognitive e procedurali del paziente.
Gli esercizi per migliorare attenzione e coordinazione
Il simulatore immersivo proposto dal CCF espone il paziente a veri e propri test e a scenari realistici con ostacoli improvvisi, attraversamenti pedonali, frenate d’emergenza. Questi esercizi stimolano non solo la componente motoria, ma anche quella cognitiva, con l’obiettivo di ricreare le condizioni complesse della guida urbana e extraurbana (come le autostrade).
Il ruolo della tecnologia nel follow-up
Il programma include anche una fase di guida reale su strada, affiancata da un istruttore esperto, per validare i progressi raggiunti in ambiente virtuale. Il percorso viene costantemente monitorato e adattato, anche grazie alla raccolta dati del simulatore, che supporta la valutazione oggettiva delle performance.
Il ruolo della Commissione Medica e degli istruttori
Il ritorno alla guida dopo un evento neurologico richiede l'autorizzazione da parte della Commissione Medica Locale, che valuta l’idoneità psico-fisica del paziente. Il centro Cardinal Ferrari si appoggia ad un istruttore che segue il paziente nelle prove in strada, fornendo un report dettagliato per la valutazione finale.
Obiettivi del percorso: sicurezza, autonomia, lavoro
L’intero programma mira a garantire il ritorno alla guida in sicurezza, con l’obiettivo di ripristinare l’autonomia del paziente, favorire il rientro al lavoro e migliorare la partecipazione sociale.
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