La vista è un senso fondamentale per l’autonomia e la qualità della vita, ma quando insorgono problemi visivi anche semplici attività quotidiane possono diventare difficili.
La riabilitazione visiva offre un supporto concreto alle persone ipovedenti, grazie a percorsi personalizzati che hanno l’obiettivo di valorizzare al massimo le capacità residue dell’occhio, favorendo l’indipendenza e migliorando il benessere complessivo del paziente.
Che cos’è la riabilitazione visiva
La riabilitazione visiva è un processo personalizzato che, dopo un'attenta valutazione della persona ipovedente, consente di conservare e ottimizzare le potenzialità visive residue. Attraverso tecniche, esercizi e l'uso di ausili specifici, si punta a migliorare la percezione visiva e a recuperare parte dell'autonomia persa.
Gli obiettivi principali della riabilitazione visiva includono:
- sfruttare al meglio le aree retiniche ancora funzionanti
- insegnare l'utilizzo di ausili ottici, elettronici e informatici
- migliorare la coordinazione occhio-mano e le capacità motorie degli occhi
- recuperare l'autonomia nelle attività quotidiane (lettura, scrittura, mobilità)
- migliorare la qualità complessiva della vita.
Quando è necessario farla?
La riabilitazione visiva è indicata per le persone ipovedenti, ovvero coloro che presentano un'acutezza visiva inferiore ai tre decimi o hanno subito gravi danni al campo visivo. Questo percorso è consigliato indipendentemente dalla causa dell'ipovisione o dall'età in cui si manifesta, poiché si adatta alle esigenze specifiche di ogni individuo.
La riabilitazione visiva assume un'importanza cruciale anche per chi ha subito gravi traumi cranici o cerebrolesioni. In questi casi, i deficit visivi possono compromettere attività come la guida. Percorsi mirati possono favorire l'ampliamento del campo visivo e aiutare i pazienti a recuperare funzioni visive essenziali.
Il percorso riabilitativo inizia con un'analisi approfondita dei bisogni e delle difficoltà del paziente. Successivamente, si definisce un programma personalizzato che può includere diverse tecniche.
La riabilitazione visiva ortottica si concentra sulla valutazione e sul trattamento dei disturbi motori e sensoriali degli occhi. L'ortottista, in collaborazione con l'oculista, interviene su problemi come strabismo, ambliopia (occhio pigro) e deficit della motilità oculare, elaborando esercizi mirati.
La ginnastica riabilitativa degli occhi comprende una serie di esercizi specifici, spesso da svolgere anche a domicilio, volti a migliorare la coordinazione occhio-mano e a insegnare al paziente come utilizzare al meglio gli ausili ottici ed elettronici prescritti.
La tecnologia offre un supporto fondamentale. Il sistema Retimax Vision Trainer (RVT), ad esempio, è un dispositivo che aumenta la funzione visiva attraverso un meccanismo di biofeedback. Durante la seduta, degli elettrodi misurano il potenziale elettrico prodotto dalla retina: un segnale acustico guida il paziente a migliorare la fissazione e l'attenzione. Questa tecnica si è dimostrata efficace nel trattamento dell'ambliopia, dei deficit campimetrici e delle disabilità visive secondarie a traumi cranici.
Centri di riabilitazione visiva e figure coinvolte
Le strutture di riabilitazione visiva, come il Centro Cardinal Ferrari, si avvalgono di un'équipe multidisciplinare per garantire un approccio completo. Le figure professionali coinvolte sono:
- medico oculista: diagnostica le patologie e supervisiona il percorso.
- ortottista: specialista della riabilitazione dei disturbi motori e sensoriali della vista.
- psicologo: offre supporto per affrontare le difficoltà emotive legate alla condizione visiva.
- altre figure specializzate in base alle necessità del singolo caso.
Durata delle sedute e del percorso di riabilitazione visiva
La durata e la frequenza delle sedute sono variabili e dipendono dalle condizioni del paziente e dagli obiettivi da raggiungere. In genere:
- le singole sedute durano da 30 minuti a un'ora
- un ciclo iniziale di 4-5 incontri (1-2 volte a settimana) può essere sufficiente per apprendere l'uso degli ausili
- per tecniche come la stimolazione visiva, si possono prevedere cicli di 10-15 sedute.
La prevenzione con la visita oculistica periodica
Prevenire è fondamentale. Una visita oculistica periodica è essenziale non solo per controllare la vista, ma anche per individuare precocemente patologie asintomatiche come il glaucoma, che possono causare danni irreversibili. Si consiglia un controllo ogni due anni, che diventa annuale con l'avanzare dell'età. Particolare attenzione va posta ai bambini, con una prima visita consigliata intorno ai tre anni.
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