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Parkinson, le infusioni intraduodenali con levodopa

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Il trattamento più efficace per contrastare i sintomi della malattia, Se ne è parlato venerdì 7 giugno alla Casa di Cura Villa Margherita Santo Stefano Riabilitazione

Villa Margherita Santo Stefano di Arcugnano e l'Ospedale di Vicenza insieme per contrastare il Parkinson. Le due strutture, infatti, hanno organizzato per venerdì 7 giugno un corso dedicato all'infusione intraduodenale di levodopa, ovvero il trattamento più efficace per contrastare i sintomi della malattia. Il Parkinson, infatti, è una patologia neurodegenerativa molto comune. Si calcola che in Italia vi siano circa 600.

000 persone afflitte da questa patologia. Ad oggi non esiste un trattamento capace di guarire o fermare la malattia, ma vi sono diverse terapie per contrastare i sintomi della malattia , come il tremore e la lentezza nei movimenti, che migliorano notevolmente la qualità di vita delle persone che soffrono di questa malattia. Il trattamento più efficace è la levodopa, che viene utilizzato da tutti i pazienti sin dall'esordio o entro i primi 5 anni di evoluzione della malattia.

L’evento di venerdì, che si è svolto a Villa Margherita Santo Stefano di Arcugnano, ha avuto l'obiettivo di promuovere la conoscenza e ottimizzare la gestione della infusione continua di levodopa e sarà un corso che coinvolgerà i Neurologi della struttura (dott.Nordera, dott.ssa Pilleri , dott.ssa Mesiano) e i Neurologi e Gastroenterologi dell'Ospedale di Vicenza (dott. Bonetto, dott. Pallini, dott.ssa Di Muzio).

Al congresso parteciperanno Neurologi di Altri centri di riferimento per le terapie infusionali nella malattia di Parkinson (Padova, Treviso, Mestre) ed I medici ed infermieri del territorio impegnati nella cura della malattia di Parkinson. L’assunzione della l-dopa per via orale spesso porta a un effetto incostante sui sintomi della malattia, con rallentamento e inabilità in alcuni momenti della giornata, alternati a momenti di relativo benessere.

I pazienti sono quindi costretti ad aumentare progressivamente la frequenza e il dosaggio delle somministrazioni di levodopa, andando incontro alla comparsa di movimenti involontari bizzarri e fastidiosi. La terapia con infusione intraduodenale di levodopa è una strategia terapeutica efficace per contrastare le fluttuazioni dei sintomi motori ed i movimenti involontari. Ad oggi presso la Endoscopia Digestiva della Gastroenterologia di Vicenza sono stati eseguiti oltre 100 impianti, e vi sono 80 pazienti in trattamento, seguiti presso Villa Margherita e presso il Servizio di Neurologia dell'Ospedale di Vicenza.

L'infusione continua di levodopa viene eseguita grazie ad un infusore (pompa di infusione), che consente di erogare la l-dopa in maniera lenta e continua nel corso della giornata, mantenendo un controllo stabile dei disturbi motori. Il farmaco non viene somministrato per bocca, ma direttamente nell'intestino grazie a un sistema di gastrostomia percutanea (PEG) , inserito dal Gastroenterologo in Endoscopia: attraverso un piccolo taglio chirurgico sulla parete dell'addome, vengono inseriti nello stomaco dei sottili tubicini che vengono collegati alla pompa di infusione che eroga il farmaco.

Affinché questo trattamento sia efficace e sicuro è richiesta una stretta collaborazione tra diverse figure professionali: il neurologo per l'impostazione e la modulazione del dosaggio del farmaco, il Gastroenterologo per l'esecuzione della PEG e la risoluzione di eventuali complicanze, l' infermiere per le opportune medicazioni nelle prime fasi post-operatorie e per il monitoraggio del sistema di infusione.

Importante anche l'informazione dei caregiver e dei medici di famiglia, che dovranno interfacciarsi con l'equipe specialistica per la gestione del trattamento a domicilio. Tutte queste figure professionali implicate devono acquisire competenze specifiche ed agire in maniera sinergica per massimizzare l'efficacia della terapia nel lungo periodo, in pazienti che spesso hanno scarse alternative terapeutiche.

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