La riabilitazione moderna si avvale sempre più di ambienti innovativi per offrire al paziente un recupero completo, graduale e personalizzato.
Tra questi, la piscina rappresenta uno spazio terapeutico di grande valore: immersi in acqua calda, i pazienti possono svolgere esercizi mirati in condizioni di sicurezza e comfort. L’effetto combinato di microgravità, temperatura e resistenza dell’acqua rende questo contesto ideale per ridurre il dolore, migliorare il movimento e potenziare le capacità motorie residue. Nei centri riabilitativi del Gruppo KOS, l’idrokinesiterapia è una realtà consolidata che integra tecnologia, professionalità e umanità al servizio del recupero funzionale.
Cos’è la riabilitazione in piscina
La riabilitazione in piscina, anche nota come idrokinesiterapia, è una metodologia terapeutica che sfrutta le proprietà fisiche dell’acqua per supportare il recupero motorio in molteplici condizioni cliniche. L’ambiente acquatico consente di lavorare in microgravità, riducendo lo stress articolare e muscolare, migliorando la propriocezione e facilitando il movimento anche in pazienti con limitazioni motorie importanti.
Questa forma di trattamento viene applicata nei Centri di Riabilitazione del Gruppo KOS, come il Santo Stefano Riabilitazione dove sono presenti piscine accessibili, attrezzate e adeguate ai protocolli terapeutici più avanzati.
Benefici della riabilitazione in acqua
L’acqua sostiene il corpo, diminuendo il peso percepito dalle articolazioni. Questo effetto è particolarmente utile nella riabilitazione del ginocchio in piscina, ma anche per pazienti con patologie ortopediche, neurologiche o post-traumatiche.
Muoversi in acqua richiede uno sforzo maggiore rispetto all’aria, grazie alla naturale resistenza dell’ambiente acquatico. Questo favorisce un lavoro muscolare equilibrato e progressivo, utile, ad esempio, nella riabilitazione della spalla in piscina e nel rafforzamento della muscolatura post-intervento.
La temperatura dell’acqua (tra i 33° e i 34°) ha un effetto rilassante sulla muscolatura, migliora la circolazione sanguigna e contribuisce alla riduzione del dolore. Questo beneficio è evidente anche nei casi di spasticità o rigidità muscolare, come accade nei pazienti affetti da patologie neurologiche complesse.
La riabilitazione post-operatoria in piscina è efficace nei percorsi di recupero dopo interventi chirurgici a menisco, spalla o anca. Camminare in acqua consente una precoce mobilizzazione e un recupero funzionale più sicuro e rapido.
Quando è indicata la riabilitazione in piscina
La riabilitazione in acqua è indicata per una vasta gamma di condizioni:
- ortopediche (es. protesi, traumi, tendiniti)
- neurologiche (es. ictus, lesioni midollari, sclerosi multipla)
- pediatriche (es. paralisi cerebrale infantile)
- post-operatorie.
Come si svolge una seduta in piscina
La temperatura della piscina garantisce la condizione ottimale per un trattamento rilassante ed efficace. La profondità massima di 1,20 metri e la presenza di sollevatori a binario consentono, inoltre, l’accesso in sicurezza anche a pazienti con gravi disabilità motorie.
Gli esercizi proposti durante le sedute, vengono personalizzati in base alla condizione del paziente e possono comprendere:
- camminata in acqua per migliorare l’equilibrio e ridurre il carico
- stretching passivo e attivo
- esercizi di rinforzo muscolare e stimolazione propriocettiva.
I programmi variano in base alle necessità cliniche del paziente. In genere, si prevedono cicli di 2-3 sedute a settimana, con durata di circa 45-60 minuti, integrati con altri trattamenti riabilitativi a secco.
I centri KOS per la riabilitazione in piscina
I centri del Gruppo KOS sono dotati di:
- piscine riabilitative specialistiche
- personale altamente formato
- percorsi personalizzati per adulti e bambini.
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