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Dipendenza da benzodiazepine: approfondimenti e informazioni utili

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Cosa sono le Benzodiazepine (BDZ) e quante persone ne fanno uso?

Le Benzodiazepine sono una classe di farmaci che svolgono prevalentemente tre funzioni: agiscono sull'ansia inducono il sonno svolgono un effetto rilassante sui muscoli Il numero di persone che usano in modo improprio le BDZ è dello 0. 3 % della popolazione; tradotto in numeri in Italia circa 1 milione ottocentomila persone rientrano in questa categoria.

Le Benzodiazepine sono il terzo farmaco in assoluto più abusato sia in adolescenza che in età adulta. L'utilizzo di questi farmaci per un periodo superiore alle quattro settimane determina nel 50% degli individui una dipendenza fisica o psicologica.

Cosa si intende per uso improprio di Benzodiazepine?

Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM 5) inquadra l'uso improprio delle BDZ nel capitolo "disturbi correlati a sedativi, ipnotici o ansiolitici" quando l'uso di questi farmaci porta a disagio o compromissione clinicamente significativi in alcune situazioni quali l'uso in quantità elevata o per un tempo non congruo con la prescrizione medica, il forte desiderio (craving) a ricercare questi farmaci, la riduzione o abbandono del lavoro o delle attività sociali o relazionali, il pericolo dell'uso di veicoli o macchinari.

Inoltre le BDZ inducono tolleranza che è la diminuzione di efficacia nel tempo e la necessità di aumentarne il dosaggio per ottenere lo stesso effetto e l'astinenza con i conseguenti sintomi fisici, psichici e anche neurologici quali tremori, insonnia, sudorazioni, tachicardia, allucinazioni, ansia, agitazione, crisi epilettiche.

Quali conseguenze può portare un uso improprio di Benzodiazepine?

Le conseguenze possono essere l’intossicazione con comportamento inappropriato o aggressivo, un umore instabile, una capacità di critica compromessa e la presenza di alcuni segni o sintomi quali il parlare male, i disturbi di equilibrio nel camminare, disturbi di memoria e attenzione fino a perdita di coscienza e in casi estremi al coma.

L’intensa o ripetuta intossicazione può indurre grave depressione del tono dell’umore con tentativi di suicidio. Le persone anziane con demenza sviluppano intossicazione e disturbi del comportamento già a basse dosi. Inoltre la sospensione delle benzodiazepine dopo un protratto utilizzo può creare l’insorgenza di sintomi astinenziali che abbiamo già descritto e una riacutizzazione dello stato di ansia precedente.

Quali vantaggi offre un trattamento di disassuefazione da Benzodiazepine in regime di ricovero?

I motivi che spingono i pazienti con uso improprio di BDZ ad interromperle sono: la riduzione della loro efficacia lo sviluppo di dipendenza una varietà di effetti collaterali Una disassuefazione eseguita in regime di ricovero presenta molti vantaggi rispetto a un trattamento ambulatoriale: la gestione dei farmaci da parte del personale specializzato e non in autonomia e l’assistenza medica specialistica continuativa creano sollievo e contenimento al paziente interventi farmacologici e psicologici per ridurre il rischio di ricadute di abuso miglior inquadramento psicodiagnostico, permettendo di mettere in evidenza la comorbidità con disturbi psichiatrici gestione dei sintomi legati inizialmente alla intossicazione e successivamente all’astinenza fisica e psicologica adeguato supporto psicologico del paziente, sia individuale che familiare creazione di una rete di supporto familiare e relazionale.

Per concludere sappiamo che i dati scientifici evidenziano un miglior esito a lungo termine della sospensione delle BDZ con un trattamento di almeno 4 settimane, tempo che viene considerato come un periodo di degenza medio per un buon esito finale.

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